13 Lug Dame, cavalieri e fantasmi al Castello della Manta
Quest’anno l’antica dimora del Castello della Manta, in Piemonte, è stata visitata da diverse classi del nostro Istituto. Ecco due contributi pervenuti dalle scuole primarie Manfredi e Da Verrazzano.
Cari lettori e lettrici di Miniscoop,
se volete trascorrere una giornata “pazzesca”, all’insegna della natura e del patrimonio artistico italiano … allora fate come noi, andate al Castello della Manta!
Quest’antica dimora si trova in Piemonte, vicino a Saluzzo, all’ombra del Monviso, su una collina della Valle Varaita.
Nel 1984 il castello è stato donato dalla contessa Elisabetta De Rege, ultima proprietaria che lo ha abitato sino ad allora, al FAI (Fondo Ambiente Italiano), che lo ha ristrutturato e riportato alla bellezza originaria.
Se lo visiterete, potrete per un giorno diventare dame e cavalieri, indossando pregiati abiti, ballare danze medievali e avrete anche l’investitura di Valerano dei Saluzzo della Manta, che ha abitato il castello a partire dal 400.
Se poi volete essere dei veri cavalieri, potrete partecipare al laboratorio degli scudi e costruirvene uno tutto vostro, ideando lo stemma del vostro casato.
Ma potrete anche ammirare i bellissimi affreschi della SALA BARONALE, nei quali sono raffigurati gli “EROI E LE EROINE” e quello che rappresenta il mito della “FONTANA DELLA GIOVINEZZA”, nella quale si potevano eliminare le malattie e tornare giovani, ma per una sola volta nella vita!
Se preferite, invece, farvi una bella corsa in libertà, potrete sbizzarrirvi nel magnifico parco, all’ombra di magnolie secolari, godendovi l’aria fresca della Valle Varaita.
Insomma, noi ci siamo divertiti e perciò ve lo consigliamo !!
Cordialmente,
classe 4, scuola primaria Manfredi
La classe seconda racconta…
Venerdì 17 aprile siamo andati in pullman a visitare il castello della Manta, in Piemonte.
Appena arrivati ci ha accolto una guida di nome Cristina.
Subito ci ha fatto vedere delle enormi botti, chiamate tini, dove mettevano l’uva schiacciata. Accanto c’è una grossa vasca di legno dove i servi schiacciavano l’uva con i piedi. Al piano di sotto ci sono le cantine, dove conservavano le botti con il vino già pronto. Quello più buono lo bevevano i nobili, ai servi davano quello che si faceva spremendo solo le bucce degli acini d’uva.
Poi siamo andati a vedere la cucina: c’è un camino gigantesco e dentro, attaccata ad una catena, c’è un pentolone enorme dove cuocevano le zuppe. In un angolo c’è anche il pozzo dove prendevano l’acqua, perché nel 1400, quando l’hanno costruito, non c’erano i lavandini in casa. Il pavimento era un po’ in discesa, per far scivolare via l’acqua che cadeva dal pozzo.
Abbiamo visto delle porte piccole. Cristina ci ha spiegato che le facevano apposta così strette e basse, così se entravano dei soldati nemici, per passare erano costretti a mettersi di fianco, perché le loro armature erano ingombranti. Le guardie che difendevano il castello potevano colpire i nemici di lato, proprio nel punto in cui non erano protetti dall’armatura. Se passavano chinati gli tagliavano la testa.
Abbiamo poi visitato delle grandi sale. Ci siamo fermati soprattutto in un salone dove Valerano, il padrone del castello, aveva fatto dipingere sui muri dei grandi affreschi. Da una parte c’erano nove eroi e nove eroine, che erano dei personaggi storici famosi. Indossavano l’armatura e dei vestiti che erano di moda a quei tempi. Cristina ci ha fatto osservare gli scudi, con lo stemma: dei disegni che erano i simboli dei personaggi.
Nella parete di fronte era dipinta la “Fontana della giovinezza”, una fontana che era magica, perché se una persona vecchia o malata ci andava dentro, diventava giovane e sana. In cima c’era la statua di Cupido che lanciava le sue frecce per fare innamorare i giovani. A destra si vedevano dei signori che erano tornati giovani e che per divertirsi andavano a caccia con il falcone.
Dopo siamo andati in un laboratorio. Cristina ci ha dato delle forme di cartone fatte a scudo, dei fogli con disegnati i simboli e la carta carbone. Ogni bambino ha scelto i disegni che voleva o se li è inventati e ha fatto il suo scudo con lo stemma.
Dopo mangiato siamo andati a comprare i souvenir.
Poi siamo andati in soffitta e i maschi si sono travestiti da cavalieri e hanno fatto il giuramento, le femmine vestite da dame hanno fatto un ballo.
Alla fine Cristina ci ha raccontato delle leggende dei fantasmi del castello.
Quando siamo usciti, finalmente aveva smesso di piovigginare e abbiamo visto il giardino e il castello da fuori, con la torre dei fantasmi.
Classe 2, Scuola Primaria Da Verrazzano
Federico Rossi
Posted at 11:24h, 13 LuglioE’ stata una gita veramente divertente e istruttiva! Federico R. Classe II Scuola Da Verrazzano
Valentina.P.
Posted at 19:50h, 21 LuglioE’stata molto bella la gita e molto divertente Vale. P.
Benedetta M.
Posted at 10:53h, 27 LuglioE’ stata una gita bellissima in un castello bellissimo
Alice
Posted at 18:27h, 29 FebbraioDalla storia sembra davvero super stupendo!!!!!!!!!!!Peccato che io non ci fossi!
Alice B.