29 Ott La mia nuova vita nella “Ville Lumière”
Un giovedì di settembre del 2014 e precisamente il giorno 11 (data già di per sé carica di emozioni…), proprio dopo una giornata di campo estivo in lingua Francese, sono partita alla volta di Parigi, dove mio papà è stato trasferito per motivi di lavoro.
Quel giorno non lo dimenticherò mai. Ero triste, spaventata e, per un attimo, ho anche pensato che la mia vita non sarebbe mai più stata la stessa e, effettivamente, è stato cosi. Vivere all’estero ti cambia la vita, nel vero senso della parola. Come direbbero qui in Francia, j’ai eu de la chance.
La scuola che avrei dovuto frequentare mi è stata assegnata ad Ottobre 2014.Qui i ragazzi stranieri, non francofoni, devono sostenere un test di ammissione per poi essere inseriti in una scuola, possibilmente vicina a casa, che abbia una classe c.d. di Français Special, detta anche “FS”.
Per il primo anno ho così frequentato la scuola francese “Pierre e Marie Curie” che, essendo una scuola partenaire del Lycée International, aveva anche una classe di “FS”.
E’ stato un anno duro ma pieno di soddisfazioni. Essendo l’unica italiana della scuola ho dovuto imparare a parlare velocemente il francese per me débrouiller, avendolo fatto studiato solo un anno a scuola alla Durazzo, 2 ore alla settimana. Ho fatto nuove amicizie, prevalentemente con ragazzi stranieri, perché è normale, all’inizio, l’unione fa la forza. In tutto questo ho avuto anche la fortuna di poter continuare a fare equitazione due volte alla settimana visto che qui in Francia è uno sport molto diffuso e facilmente accessibile. Nei week end, insieme ai miei genitori e qualche volta anche in compagnia di amici che ci sono venuti a trovare, ho visitato i posti più belli e importanti di Parigi per poi passare alla ricerca degli endroits meno conosciuti ma altrettanto belli ed interessanti.
In tutto questo tourbillon di emozioni, attività ed impegni scolatici, restava comunque un unico obiettivo da raggiungere…essere ammessa al Lycée International de Saint Germain en Laye. Detta così sembra una cosa di poco conto ma non è così: Il Lycée International oltre ad essere stato classificato tra le prime cinque scuole pubbliche francesi, è una struttura scolastica unica nel suo genere, poiché ospita 14 sezioni internazionali, tra cui quella italiana, e i ragazzi che lo frequentano appartengono a 58 diverse nazionalità.
In questo liceo la lingua comune a tutti è il francese e gli studenti la usano per tutte le materie proprie del percorso scolastico francese. Ogni sezione nazionale, invece, offre ai propri allievi dalle 6 alle 8 ore di lezione a settimana, dove si studia la storia e la letteratura del proprio paese. Le scuole medie durano quattro anni, al termine dei quali si sostiene un esame che si chiama brevet per accedere al liceo che dura, invece, tre anni. Una giornata tipo alle medie, ad esempio, inizia alle 8.55 e termina alle 17.05, tranne il mercoledì che si esce sempre alle 12.30. Ad ogni cambio d’ora abbiamo 5 minuti per correre da una parte all’altra dei corridoi alla ricerca della classe dove si terrà la lezione successiva. La cosa strana, ma allo stesso tempo pazzesca, è camminare per questi corridoi e sentir parlare ben 13 lingue diverse oltre alla tua!
Altra cosa che mi entusiasma è che oltre al francese, che è la lingua comune, l’italiano che nel mio caso è la lingua di sezione, si studia l’inglese come terza lingua e poi si deve scegliere una quarta lingua. Io ho deciso di fare spagnolo.
L’unicità della scuola sta proprio in questo miscuglio di lingue e culture che convivono nella stessa struttura e che interagiscono tra di loro.
Confesso che nonostante un pezzo del mio cuore sia rimasto a Genova, e così sarà per sempre, a distanza di poco più di un anno, e nonostante la fatica iniziale, oggi posso dire senza titubanza che un’esperienza come questa vale la pena di essere vissuta!
A bientôt,
Ginevra, (ex alunna Durazzo, sezione A)
Melanie Desbois
Posted at 08:48h, 12 NovembreGrazie Ginevra, vieni a trovarci tutte le volte che torni a Genova per raccontarci la tua nuova vita a Parigi!
Pingback:Parigi, la città dell’amore… ma non solo! | Miniscoop
Posted at 13:52h, 30 Novembre[…] Quando è venuta in classe a salutarci la nostra compagna Ginevra, che da 2 anni abita proprio a Parigi, ha potuto raccontarci anche lei quali sono i suoi quartieri preferiti (aveva raccontato a Miniscoop la sua storia: “La mia nuova vita nella Ville Lumière”). […]