La guerra del fuoco

17 Feb La guerra del fuoco

Un pomeriggio la nostra maestra (dopo aver tagliato le scene meno adatte ai bambini) ci ha fatto vedere il film “La guerra del fuoco” di un regista francese che si chiama Jean Jacques Annaud.

Racconta la storia di una tribù del Paleolitico che sapeva utilizzare il fuoco per scaldarsi, per cuocere la carne e per difendersi dalle bestie feroci, ma non sapeva ancora accenderlo.
Questi uomini avevano però imparato a conservarlo. In un angolo sicuro della grotta, dentro una gabbietta fatta di ossa, ricoperta da una pelle, tenevano sempre accesa una fiammella, per proteggerla dal vento, dalla pioggia e dai nemici.

Un giorno vengono attaccati dagli uomini di un’altra tribù.
Alcune persone riescono a fuggire portando in salvo la fiammella, ma arrivati ad una palude la gabbietta cade in acqua e il fuoco si spegne.
Vengono mandati i tre uomini più forti del gruppo a cercare dell’altro fuoco.
Iniziano così le avventure straordinarie dei tre protagonisti, che prima vengono inseguiti dalle tigri dai denti a sciabola, poi si scontrano con una tribù di cannibali ai quali riescono a rubare il fuoco. Liberano anche una ragazza che era loro prigioniera.

Insieme alla donna, che apparteneva ad una tribù più evoluta, i tre protagonisti impareranno nuove cose e affronteranno altre avventure.

Questo film ci è piaciuto molto. E’ stato interessante perché ci ha fatto capire come era importante il fuoco nel paleolitico, come era possibile conservarlo e abbiamo anche visto una tecnica per accenderlo.
Ci ha stupito vedere che contemporaneamente ci fossero gruppi di esseri umani che erano evoluti in modo diverso. Abbiamo anche capito quanti pericoli dovevano affrontare le persone in quel periodo.

Lo consigliamo a tutte le persone appassionate di storia e di avventure.
Oltre a molte scene un po’ paurose ce ne sono anche alcune divertenti e buffe.
Lo sconsigliamo invece assolutamente ai paurosi, agli schizzinosi, a tutti quelli che si impressionano a vedere scene di violenza e di sangue e ai bambini piccoli.

Alice, Niccolò, Benedetta e Max, classe 3, Scuola primaria Da Verrazzano