14 Apr Voliamo con la fantasia (prima parte)
La classe 2B della scuola primaria Fermi si è lasciata ispirare da alcune immagini per creare storie fantastiche. Un vero esperimento di scrittura creativa, che abbiamo diviso in due puntate per darvi modo di assaporarlo meglio. Buona lettura!
La valigia perduta
C’era una volta un bambino di nome Gulliver che era accompagnato dai suoi amici Mario, Mattia, Valentina. Insieme decisero di andare a passeggiare nel bosco. Dopo aver camminato si fermarono a mangiare. Quando finirono si alzarono, si misero a giocare e si scordarono la valigia con il pranzo sull’erba.
Dopo tanto tempo si ricordarono di aver dimenticato la valigia. Così tornarono indietro ma la valigia era scomparsa perché gli scoiattoli l’avevano rubata. Così tornarono a casa con il broncio però erano contenti della bella passeggiata.
Valentina, Riccardo, Mattia, Luigi, classe 2B, Scuola Primaria E. Fermi
La festa di Margherita
Alla mattina Margherita chiese alla mamma: ”Quando sarà la mia festa di compleanno?”
“Oggi pomeriggio“, disse la mamma. Di pomeriggio andarono al parco a preparare la festa. Misero le decorazioni, le cose da mangiare e i festoni. Arrivarono gli invitati e posarono i regali sul tavolo e salutarono Margherita. Tutti insieme giocarono a nascondino, a mosca cieca e a prendere divertendosi moltissimo. Poi arrivò l’ora della merenda: allora i bambini mangiarono la torta, le patatine, i pop-corn, la pizza e la focaccia. Dopo andarono ad aprire i regali. Alla fine della festa Margherita diede un regalino ad ogni invitato.
Quando tornò a casa mangiò e andò subito a dormire perché era troppo stanca. La mattina dopo Margherita disse: “Sai mamma ieri mi sono divertita tanto alla festa!”
Anna, Elena, Luca e Luca, classe 2B, Scuola Primaria E. Fermi
Il pallone da calcio
C’era una volta un bambino di nome Federico che giocava a calcio con i suoi amici nel giardino di casa. Nel giardino c’erano tanti cespugli di rose perché alla sua mamma piacevano tanto i fiori. Mentre Federico giocava con i suoi amici, calciò la palla così forte che finì in un cespuglio di rose e si bucò.
Dopo il papà, vedendo Federico disperato, aggiustò il pallone.
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