Rosa Parks: il “no” che sconfisse il razzismo

Rosa Parks: il “no” che sconfisse il razzismo

Dopo la 5°A Da Verrazzano, anche la 5°A della Scuola Gianelli fa germogliare Rosa Parks sull’albero delle persone giuste. Niente è forte quanto una disobbedienza pacifica!

Rosa Parks era una sarta afroamericana e fu la prima donna ad opporsi ad una delle tante leggi ingiuste dei bianchi.

All’inizio degli anni ’50 a Montgomery, in Alabama, mentre Rosa era sull’autobus per tornare a casa dopo una giornata di lavoro, salì un uomo bianco che pretese di sedersi al suo posto.
Lei rispose con un semplice “NO“. Anche l’autista del bus provò a convincerla in tutti i modi ma, alla fine, dovette chiamare la polizia.

Per questo Rosa fu messa in prigione, insegnando così a tutti il coraggio di disubbidire per affermare i diritti civili.

Quando uscì dalla prigione, per merito del marito Raymond Parks iniziò un lungo “boicottaggio” nei confronti dell’azienda degli autobus, durato più di un anno, coinvolgendo tutti gli afroamericani di Montgomery ed anche Martin Luther King.
Il boicottaggio degli autobus portò ad affermare il diritto di tutti a sedersi dove volevano.

Questa battaglia portò anche al cambiamento di leggi simili, in vigore in quegli anni.

Rosa Parks fu chiamata “la madre dei diritti civili” e, quando morì, la sua salma venne posta sullo stesso catafalco di Abramo Lincoln.
Noi pensiamo che questa donna abbia dato un grande insegnamento all’umanità e che il suo gesto sia stato un grande esempio.

Giorgia B.,Gaia C., Gaia Z., Giovanni, classe 5° Scuola primaria Gianelli

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
1 Comment
  • Artur Carrante
    Posted at 21:35h, 19 Giugno Rispondi

    Rosa Parks mi ha insegnato che anche piccoli gesti quotidiani possono essere dei grandi esempi. .

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