24 Giu Il parco di Villa Durazzo Pallavicini
Mercoledì 22 maggio ci siamo recati a Pegli dove al mattino abbiamo visitato il parco di Villa Durazzo Pallavicini e nel pomeriggio il museo archeologico.
Arrivati alla Villa ci ha accolti Gaia, la nostra guida, che ci ha fornito alcuni materiali per il laboratorio sulla fotosintesi che svilupperemo in classe e poi ci ha accompagnato a visitare il parco di Villa Pallavicini.
Per prima cosa abbiamo scoperto che la Villa era la casa di campagna di Clelia Durazzo, un’illustre botanica a cui la nostra scuola media deve il nome. Clelia nel suo giardino avviò un orto botanico che poi arricchì di piante rare. Nel 1800 Pegli era un paesino di campagna, la città si trovava in quello che oggi è il centro storico. Il nipote di Clelia, Ignazio Alessandro Pallavicini, ha ereditato la Villa ed ha creato il parco con la collaborazione dell’architetto e scenografo Michele Canzio. Gaia ci ha spiegato che lo scenografo ha deciso di raccontare una storia, perciò c’è un’introduzione e poi tre parti principali (atti): una scenografia montana, una esotica e un’altra in cui si mescolano varie culture.
All’inizio del percorso c’è un lungo viale fiancheggiato da lecci, allori e pungitopo, al centro una fontana e sullo sfondo un arco di trionfo, su cui troneggiano le statue di Letizia, la primavera e Abbondanza, l’estate; solo oltrepassando la fontana ci si accorge che essa non è al centro, ma si trova vicino all’arco, è un’illusione ottica!
Il pungitopo è una pianta curiosa: sembra che al centro della foglia ci sia qualcosa, un insetto o una spina, invece… quella che sembra la foglia è un ramo allargato, la vera foglia è piccolissima e sopra di essa vi è un fiore che punge, detto mosca, ecco perché sembra un insetto! Il nome della pianta deriva dal fatto che, essendo un po’ spinosa, veniva messa intorno al cibo per tenere lontano i topi.
Oltrepassato l’arco, come per magia, ci si ritrova in un bosco di montagna, c’è addirittura una baita! Qui abbiamo visto l’agrifoglio e un tipo di pungitopo che al posto del fiore ha una bacca, sempre al centro della foglia/ramo.
Procedendo abbiamo percorso il bellissimo Viale delle Camelie, una pianta originaria dell’Asia, in piena fioritura; grazie a Gaia abbiamo imparato che con l’infuso delle foglie si fa il tè.
Ad un certo punto il paesaggio è cambiato: intorno a noi sono apparse palme, cactus, agavi, iucca, l’ombelico di Venere, il banano con alcune bananine ancora verdi, la pianta del sughero, insomma un ambiente esotico.
A metà del 1800 queste piante in Europa erano quasi sconosciute e i visitatori rimanevano molto colpiti nel vedere le loro grandi foglie, la loro forma così diversa dalle piante a cui erano abituati.
Ci è dispiaciuto sapere che alcuni vandali hanno portato via un pezzo della pianta del sughero, è una pianta che ha tra i 150 e i 170 anni, è davvero un peccato.
Infine abbiamo raggiunto un luogo davvero magico e scenografico: si percorre un ponticello cinese con la pagoda, che rappresenta l’estremo oriente e davanti appare il Lago Grande con al centro il Tempio di Diana, il Ponte Romano, il Chiosco Turco che rappresenta il medio oriente e l’Obelisco Egizio che rappresenta l’Africa.
Siamo rimasti a lungo ad osservare i pesci e le tartarughine che nuotavano nel lago e poi abbiamo raggiunto l’approdo, il luogo in cui giungevano le barche al termine del giro, infatti un tempo il parco si visitava in barca, che bello! Sarebbe piaciuto moltissimo anche a noi! Qui abbiamo ritrovato le statue di Letizia, con la coroncina di fiori e Abbondanza, con la coroncina di spighe di grano.
Gaia ci ha raccontato che il parco è grande quanto 12 campi di calcio di serie A e che ci sono voluti vent’anni per finirlo! Nel 2017 è stato dichiarato il Parco più bello d’Italia, siamo felici di averlo visitato e di aver scoperto tante cose interessanti.
Roberta
Posted at 21:20h, 24 GiugnoBravissimi!Guidati dalla maestra Patrizia avete fatto un resoconto preciso e chiaro!
Anna Musante
Posted at 10:33h, 28 GiugnoAvete imparato tantissime cose interessanti in questa gita! Bravissimi tutti, bambini e insegnanti👍