Des collégiens génois en visite à La Ciotat

Des collégiens génois en visite à La Ciotat

La classe III L della Scuola Durazzo ci parla in questo articolo del viaggio di istruzione a La Ciotat, avvenuto come gli anni passati all’interno dello scambio culturale italo – francese. Tante emozioni e decisamente esperienza indimenticabile!

Il viaggio di istruzione a La Ciotat è stato un’esperienza stupenda e rara.

Ci è piaciuto avere accolto i nostri corrispondenti, aver visitato la loro scuola e aver scoperto come funziona e cosa la differenzia dalla nostra.

Lo scambio culturale ci è piaciuto soprattutto perché abbiamo potuto visitare una nuova città e abbiamo potuto approfondire le nostre conoscenze in francese.

L’esperienza è stata per tutta la classe una delle più emozionanti, poiché è stata l’occasione per conoscere meglio i nostri corrispondenti e la loro famiglia, e apprendere meglio le loro abitudini culinarie e le loro attività.

Questa magnifica esperienza sarà difficile da dimenticare per tutti i seguenti motivi:

  • secondo Elena siamo partiti con un’idea un po’ confusa di quello che potevamo aspettarci.  “Quando siamo arrivati a destinazione, solamente vedendo il posto, sono spariti tutti i nostri dubbi. È stato anche un modo per migliorare il francese parlandolo”.
  • Edoardo dice: “Questa esperienza è stata molto bella perché ho potuto conoscere un nuovo posto e delle nuove persone. La gita alle calanques è stata la più bella a parere mio. La famiglia del mio corrispondente era molto vivace e per questo mi sono trovato molto bene”.
  • Secondo Luca, è stato il viaggio che non si sarebbe mai aspettato di fare. Le serate con gli amici e con i corrispondenti lo hanno fatto maturare, responsabilizzato e istruito. “Purtroppo non vedrò più per un pò i nostri amici francesi, ma un giorno spero di ritrovarli”.
  • Cecilia aggiunge: “Penso che questa sarà una delle prime esperienze che mi ricorderò nel corso degli anni. Non avrei mai pensato di trovarmi così bene e di affezionarmi così tanto sia ad Eva sia alla sua meravigliosa famiglia. Ho imparato tanto, ho preso tanto spunto, ho imparato parole nuove e ho conosciuto ancora un po’ me stessa in una nuova circostanza. Accogliere la mia corrispondente è stato fantastico, abbiamo convissuto per tre cortissimi ma intensissimi giorni, siamo sempre andate d’accordo, ci siamo sempre aiutate e ci siamo sempre raccontate tutto accorgendoci di quanto fossimo simili, creando poi un’amicizia. Abbiamo deciso di continuare questo scambio anche quest’estate e spero che il nostro rapporto possa durare. Ringrazio per avermi fatto conoscere una persona così speciale. 💕”
  • Secondo Camilla quest’esperienza, bella e istruttiva, ci ha dato l’opportunità di conoscere persone di nazionalità diversa e di condividere con loro alcuni momenti di vita quotidiana.

  • Vittoria pensa che siamo riusciti ad acquisire un po’ di cultura francese in più
  • Tommaso concorda nel dire che questa gita sia stata costruttiva e divertente, e grazie ad essa siamo riusciti a migliorare il nostro uso della lingua francese e ci siamo anche accorti di quanto le abitudini di una persona appartenente ad una nazionalità diversa da quella italiana siano diverse rispetto alla nostra.
  • Giada afferma: “È una di quelle esperienze che non potrò mai dimenticare, non potrò dimenticare quella fantastica famiglia che mi ha accolto né la piacevole compagnia della mia simpaticissima corrispondente Erika. Oltre ad essermi divertita, questa esperienza è stata molto istruttiva anche se un po’ faticosa. Ho imparato molte cose nuove e spero tantissimo di rincontrare la mia corrispondente e la sua famiglia”.
  • Matteo pensa: “Questa per me è stata un’esperienza stupenda, forse la migliore della mia vita per adesso”.

  • Rita la porterà sempre nel suo cuore. “È stato difficile comunicare a volte, ma mi sono divertita tantissimo!”
  • Secondo Diego lo scambio culturale è stato un’esperienza innovativa e molto interessante che proporrebbe ad altri alunni, perché da questi scambi si impara la cultura e le abitudini di ragazzi di un altro paese.
  • Matteo aggiunge che ci ha permesso di legare di più come gruppo classe ma anche con le insegnanti. “Questo scambio ci ha anche permesso di immergerci in una vita differente dalla nostra, facendoci conoscere e, a volte, apprezzare le abitudini francesi. Spero che anche le future terze possano vivere questa bellissima avventura”.
  • Camilla dice: “Ho conosciuto Emma, la mia corrispondente, e la sua famiglia con cui mi sono trovata molto bene. Ho cercato di parlare più in francese che in italiano e ho visitato dei posti che non conoscevo. Con Emma spero di continuare a mantenere i rapporti e rivederla in futuro. Mi auguro che il prossimo anno ci siano altri ragazzi felici di partecipare a questo scambio culturale”.
  • Alice pensa: “La famiglia che mi ha ospitato è stata sempre molto disponibile, facendomi sentire sempre a casa. Ospitare la mia corrispondente a Genova è stato emozionante e, superato il primo imbarazzo, anche da parte dei miei genitori, siamo riuscite a vivere dei momenti di complicità e divertimento. Con Louanne, la mia corrispondente, ho instaurato un bellissimo rapporto di amicizia e spero, un giorno, di poterla rincontrare”.
  • Tommaso conclude con queste parole: “Questa è un’esperienza che augurerei a chiunque di fare!”.

Alcuni compagni, che non sono partiti con noi, scrivono così:

  • “Non andando in gita ho capito di essermi perso un’esperienza educativa e molto divertente che non capita molte volte!”
  • Vittoria aggiunge: “Ho affrontato questa esperienza solo per metà perché purtroppo non ho partecipato al viaggio in Francia ma ho ospitato la mia corrispondente, è stata un’esperienza strana perché non ero abituata ad avere una persona conosciuta solo tramite la corrispondenza, e quindi mai vista di persona, in casa. Mi è stato d’aiuto per imparare le usanze e la lingua francese dato che nel mio caso non conosceva bene l’italiano. Mi sarebbe piaciuto andare in Francia dai racconti dei miei compagni e mi dispiace di essermi persa questa opportunità”.
  • Arturo dice: “L’arrivo dei compagni francesi, per me, è stato un momento particolare perché non mi sentivo a mio agio con una persona a me sconosciuta con cui convivere per determinati giorni. Nei giorni seguenti alla loro partenza ho riflettuto molto sulla mia reazione, rendendomi conto di essermi fatto prendere dal panico per una situazione che poteva essere una bella esperienza che mi avrebbe arricchito molto. Nonostante tutto anche se non è andata come avrei voluto, penso che mi sia servita come lezione”.

Obiettivi alti, aspettative basse, impegno costante: questo era lo slogan che ci ha guidato, scritto dai docenti accompagnatori.
À la prochaine!

Classe III L, Scuola Durazzo

redazioneminiscoop
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