20 Set Cronisti di classe: “Tragedia: un’onda anomala colpisce l’isola di Giava”
Lo scorso anno scolastico, le alunne e gli alunni dell’attuale 2A Durazzo hanno dato vita a un progetto bellissimo che non poteva che trovare il giusto spazio sul nostro Miniscoop.
L’attività di classe “TG 1A” è nata con lo scopo di permettere agli alunni di informarsi e interessarsi su ciò che succede nel nostro mondo: da ottobre 2018 a giugno 2019 ogni studente, rispettando l’ordine alfabetico del registro di classe, ha individuato una notizia recente, l’ha condensata in un breve articolo e ha sottoposto il proprio lavoro e la notizia stessa all’attenzione (e al giudizio!) dei compagni.
“Cronisti di classe” sarà quindi una rubrica per 24 settimane: ogni venerdì mattina alle 8 troverete un appuntamento con la rassegna dei nostri giovani giornalisti.
Apriamo con questo primo articolo dedicato alla tragedia avvenuta nel dicembre dello scorso anno a Giava.
Tragedia: un’onda anomala colpisce l’isola di Giava
È di oltre 200 morti, centinaia di feriti e una trentina di dispersi il bilancio del disastro provocato dallo tsunami che ha colpito la costa attorno allo Stretto della Sonda, tra le isole indonesiane di Giava e Sumatra, il 22 dicembre 2018 verso le 21.30, ora locale.
Le onde anomale, che hanno raggiunto i venti metri di altezza, sono state causate da frane sottomarine seguite all’eruzione in Anak Krakatou, un’isola vulcanica emersa novant’anni fa attorno al vulcano Krakatou.
Lo tsunami ha danneggiato centinaia di costruzioni tra cui molti alberghi, travolgendo tutto quello che si trovava davanti.
Inoltre ha fatto strage fra gli impiegati della compagnia statale Pln, riuniti per celebrare la fine dell’anno.
Alcune immagini mostrano l’onda devastante che si abbatte sul palco dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per un evento al quale partecipavano 270 persone.
Un testimone racconta di aver visto un’onda di cinque metri arrivare fino al villaggio in cui alloggiava e di essere corso via insieme alla sua famiglia in una zona più alta, attraverso sentieri e villaggi; sono stati aiutati dalla gente del posto.
Dopo questo tragico evento, ci sono state delle polemiche relative al malfunzionamento del sistema di allarme tsunami, che sembra non abbia dato alcun segnale.
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