20 Nov Intervista a Salvatore Fontana, volontario dell’Osservatorio Astronomico del Righi
Salve mi chiamo Aurora, frequento la I D e voglio riprendere l’articolo dell’asteroide OUMUAMUA intervistando Salvatore Fontana, uno dei membri dello staff dell’Osservatorio Astronomico del Righi: un piccolo osservatorio costruito ai tempi della Seconda Guerra Mondiale e gestito da ormai molti anni da un gruppo di persone che si occupano di divulgazione astronomica.
“Buongiorno Salvatore, di cosa si occupa precisamente?”
“Io mi occupo della strumentazione ottica ovvero dei telescopi e delle videocamere che normalmente utilizziamo in osservatorio.”
“Come preferisce definirsi?”
“Io sono il Nerd dei telescopi, ma in realtà, mi occupo anche della parte artistica, illustrando storie per bambini ispirate alla mitologia delle costellazioni, che proiettiamo nei nostri due planetari.”
“Secondo gli scienziati, l’asteroide OUMUAMUA, potrebbe quindi, non essere un oggetto naturale?”
“Gli scienziati escludono questa possibilità. Diciamo che, se davvero si trattasse di un oggetto artificiale, sarebbe sulle prime pagine di qualsiasi rivista e quotidiano, sarebbe una notizia presente in tutti i notiziari e anche la scoperta del millennio.”
“C’è la possibilità che nell’universo ci siano altre forme di vita?”
“C’è un’altissima probabilità di vita nell’universo. Pensa soltanto al nostro Sole: intorno a lui orbita un pianeta che ospita la vita, ma nel nostro sistema solare esistono altri posti dove potremmo trovarla, ad esempio alcuni satelliti di Giove e Saturno. Nella nostra galassia ci sono circa 200 miliardi di stelle come il nostro Sole e nell’universo 100 miliardi di galassie con altrettante stelle. Le possibilità sono parecchie! Tuttavia, quando si parla di vita, non si intendono solo creature dalla struttura complessa come ad esempio la nostra; se anche si trovassero organismi semplici, ad esempio i monocellulari in un luogo che non sia la Terra, sarebbe una scoperta incredibile!”
“Ѐ possibile che in passato forme di vita intelligenti abbiano provato a contattarci?”
“Non è una possibilità da escludere. Esistono infatti alcuni tipi di telescopio ideati proprio per “ascoltare” il cielo: i radiotelescopi. Il problema è che queste antenne che cercano segnali artificiali sono in funzione solo da pochi decenni: un periodo troppo breve per le dimensioni dell’universo per poter sperare di avere risultati. In questo caso bisogna avere pazienza e non arrendersi continuando a cercare dei risultati.”
classe 1 D
Posted at 08:16h, 26 NovembreBrava Aurora dai tuoi compagni di classe!