18 Ott Saper leggere le etichette
Nell’ambito delle ore di Educazione Civica, la classe I A della Scuola Durazzo ha lavorato sul tema “prendersi cura di sé” e in particolare sulla lettura delle etichette dei prodotti commestibili.
#annoscolastico2020-21
Venerdì 18 e mercoledì 23 dicembre 2020 abbiamo seguito una videoconferenza con Giulietta, un’esperta della COOP, iniziando dalla teoria e partendo dalle origini dell’etichetta. Giulietta ci ha intrattenuto con un’accurata spiegazione e immagini esplicative. Abbiamo quindi analizzato gli ingredienti, le calorie, le energie, i grassi, la modalità di conservazione e le date di scadenza.
Abbiamo appreso che esistono delle voci in etichetta che sono obbligatorie, mentre altre sono semplicemente descrittive del prodotto.
Analizzando diverse tipologie di etichette, è stato possibile verificare come le voci obbligatorie siano realmente riportate su tutti i prodotti analizzati; inoltre abbiamo potuto riscontrare diverse tipologie di voci relative alla parte descrittiva, che talvolta utilizza anche un pizzico di fantasia e ha lo scopo di illustrare in modo più dettagliato e approfondito il prodotto al consumatore.
Dopo tutto ciò Giulietta ci ha proposto un gioco. Questo simpatico intrattenimento consisteva nel lavorare da soli o insieme al compagno di banco, disegnando un’etichetta a scelta tra quelle proposte:
– barretta di cioccolato;
– crema spalmabile;
– Fanta;
Con l’esperta Giulietta abbiamo anche visto come si legge un’etichetta. Ora sappiamo che il primo ingrediente è la sostanza contenuta in maggiore quantità nel cibo. Bisogna stare attenti perché nella nostra etichetta ci potrebbero essere ingredienti a cui siamo allergici e per questo quelli che fabbricano l’etichetta devono inserire tutti gli ingredienti.
Quello che abbiamo appreso è che, se la persona che fa l’etichetta non scrive un ingrediente, può essere denunciata.
Fabbricare ed elencare i prodotti può sembrare semplice, ma è una grande responsabilità perché nel momento in cui si mette in vendita un prodotto, se ne è anche il diretto responsabile.
Essendo curiosi, abbiamo fatto un sondaggio dal quale è emerso che la maggior parte della classe è stata affascinata da questa esperienza istruttiva, come possiamo notare da questo grafico.
Per il momento abbiamo parlato solo del cibo ma con la professoressa di scienze abbiamo anche lavorato sulla lettura delle etichette dell’acqua e abbiamo scoperto diverse caratteristiche, tra le quali ad esempio il residuo fisso. Si tratta di un parametro attraverso il quale è possibile valutare la leggerezza di un’acqua rispetto alle altre. Un residuo fisso elevato è di norma sconsigliato nelle diete povere di calcio. Un residuo fisso ridotto aiuta invece a evitare la formazione di calcoli.
Abbiamo poi scritto un testo nel quale dovevamo argomentare su vantaggi e svantaggi dell’acqua in bottiglia confrontata con l’acqua del rubinetto servita a tavola o messa nella borraccia per andare a scuola.
In classe, qualche giorno dopo aver fatto il lavoro sulla presentazione delle etichette con la professoressa di inglese, abbiamo fatto un confronto tra le etichette inglesi e quelle italiane e abbiamo iniziato così il nostro lavoro.
Qualche giorno dopo la Prof. ci ha dato un compito di Educazione Civica: fare una presentazione a gruppi sulla differenza tra etichette inglesi e italiane. Questo compito ci ha dato un aiuto sul collocamento dei vari componenti delle etichette.
Mettendoci a coppie abbiamo lavorato in videochiamata facendo presentazioni cartacee e digitali riguardanti le etichette di biscotti inglesi; a questo punto la Prof. si è congratulata con noi per i bellissimi lavori ottenuti.
Da questa esperienza abbiamo imparato che leggere le etichette è importante per la nostra salute: è importante guardare la scadenza, gli allergeni, ecc.
Alla maggior parte della classe è piaciuto questo lavoro perché da questa esperienza ora sappiamo leggere le etichette.
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