Caccia al tesoro… di opere d’arte!

Caccia al tesoro… di opere d’arte!

Gli alunni della I H si sono recati nel centro storico di Genova per una caccia al tesoro… artistica.

#annoscolastico2024/25

Il 14 novembre gli alunni della I H della succursale Casotti, accompagnati dai professori Frachiolla, Gobessi e Parrachino, si sono recati nel centro storico di Genova, per partecipare a una caccia al tesoro di opere d’arte. Gli alunni, camminando e osservando, sono riusciti ad individuare tantissimi capolavori, e, chi distingueva per primo l’opera, riceveva come premio un “bonus”, ossia un cartiglio con la descrizione e l’immagine della stessa.

La prima tappa è stata il “Mostro Dentone”, nel chiostro dell’antica chiesa di Sant’Andrea: si tratta della testa di un mostro che inghiotte la colonna sottostante.

Nello stesso posto hanno poi trovato “Due cagnolini che dormono”. Bisogna aggiungere che, purtroppo, la chiesa non è visibile, poiché fu demolita nel 1905. Soltanto il chiostro venne pazientemente e amorevolmente smontato pezzo per pezzo e poi rimontato nel 1923.

All’entrata al centro storico, apposta su Porta Soprana, si trova “La voce di Genova”, un’antica targa che scaccia nemici e accoglie gli amici.

Passeggiando per l’antica città, i ragazzi sono giunti a Piazza Sarzano nella quale, sopra un pozzo, hanno scovato Giano Bifronte, un dio romano che presenta due volti barbuti.

In piazza Renato Negri hanno osservato “L’anziano vescovo che scrive i libri”, raffigurato sulla porta d’entrata della chiesa di Sant’Agostino. Insieme al vescovo sono raffigurati cinque angeli. Osservando tre di questi angeli si può notare che uno tiene in mano un libro da iniziare, uno un libro finito e il terzo un libro da completare.

Accanto alla chiesa si può ammirare “Il sipario che si apre” su cui sono rappresentati cinque angeli che aprono il sipario per mostrare la Madonnina.

Percorrendo gli stretti vicoli della città, i ragazzi si sono imbattuti nei “Due uomini pelosi”.  Essi rappresentano le origini della famiglia “Selvágo” che da povera diventò ricca,  cambiando il proprio cognome.

Un’alunna ha avvistato, in mezzo ad alcune parti di armatura, un “Tamburo per combattere”, usato per sincronizzare la marcia dei soldati.

La nona tappa è stata “Uomo in un cerchio”; è un ritratto proveniente da una tomba di un uomo romano, che è stata inserita nel muro di una chiesa.

Sulle colonne della chiesa dei Santi Cosma e Damiano hanno scovato due figure mitologiche incise nelle colonne: una sfinge e un’arpia. Questa chiesa è una delle più piccole della città di Genova.

Successivamente hanno visto il “Drago trafitto”: una raffigurazione di San Giorgio che trafigge il drago per salvare la principessa.

Come penultima fermata, i ragazzi della I H hanno osservato la Cattedrale di San Lorenzo dove hanno trovato “Due uomini con il mantice”: una rappresentazione di San Lorenzo sulla griglia che sta per essere bruciato, perché l’imperatore Valeriano obbligava i suoi sudditi a torturare il santo.

Infine sono stati trovati “Otto uomini in catene”, otto nemici della Repubblica genovese.

È stata una gita bellissima e molto interessante, e la I H ha imparato, divertendosi, nuove storie sulla città di Genova. Grazie al professor Frachiolla!

Bell, Giulia e Mia, classe I H, “I DISARD”, scuola secondaria Durazzo succursale, a.s. 24/25

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
1 Comment
  • Mélanie
    Posted at 10:41h, 13 Gennaio Rispondi

    Che caccia al tesoro interessante! Tengo il vostro articolo per la prossima volta che andrò a scoprire il centro storico di Genova, e cercherò di essere più attenta ai dettagli… grazie di averla condivisa con noi!

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