09 Nov La Durazzo alle prese con la Coppa Pitagora
Sabato 24 ottobre, durante la settimana del Festival della Scienza, si è svolta al PalaCUS di Albaro l’attesissima “Coppa Pitagora”, competizione annuale di matematica che consiste nella risoluzione di problemi di aritmetica e geometria ed è fatta per giocare e imparare a divertirsi con la matematica.
Essendo una gara a squadre, la “Durazzo” (sia sede che succursale) aveva preparato la squadra ufficiale composta da cinque ragazzi di terza media ed una squadra di riserva composta da quattro ragazzi di seconda e uno di terza: Filippo A. di 2A, Giovanni C. di 3B, Vincenzo F. di 2B, Marta M. di 2C (la sottoscritta), e Giulia P. di 2E.
La fatidica mattina, arrivati puntuali nel luogo dell’appuntamento, tra l’altro vicino a casa mia, eravamo tutti un pò dubbiosi e sperduti, anche perchè non ci conoscevamo bene, ma all’arrivo delle “proff” abbiamo subito compreso cosa fare e dove andare.
Noi riserve eravamo convinti di non partecipare, ma poi le “proff” si sono accorte che alcune scuole avevano iscritto più di un team e hanno deciso di far partecipare entrambi i nostri gruppi. Panico! era arrivato il momento di gareggiare!
Il dirigente scolastico ci ha rassicurato, dicendo che anche se noi non eravamo preparati come le terze, lui ed i nostri professori erano comunque fieri di noi e che dovevamo provare a metterci in gioco a prescindere dal risultato finale.
Eravamo l’ultima squadra ad essere iscritta, quindi c’è stato qualche intoppo: non tutti avevano i biglietti per la manifestazione, anche i fogli e le penne scarseggiavano, ma soprattutto eravamo l’unica squadra a non avere un tavolo! Dovevamo forse sederci per terra?! Per fortuna un organizzatoreci ha detto che l’avrebbero montato al più presto. Io speravo lo facessero molto molto in fretta per non perdere tempo prezioso!
Alla fine ci siamo accomodati al tavolo n°20 e ci hanno consegnato i fogli con il regolamento che, ovviamente, non abbiamo letto (i regolamenti, come le clausole sulle privacy di Internet, si sa, non vengono mai nemmeno guardati!), e i fogli con i problemi da risolvere. In quattro e quattr’otto abbiamo deciso che il capitano sarebbe stato Giovanni (l’unico ragazzo di terza) e io la “porta risultati “.
La gara comincia: dovevamo scegliere un quesito jolly, cioè una domanda che per noi avrebbe avuto punteggio doppio. Io ho proposto di leggere subito tutti i problemi così da scegliere il nostro jolly, ma visto che eravamo agitati il mio consiglio non è stato minimamente considerato e così siamo arrivati quasi alla fine del tempo concesso, sbagliando completamente la scelta! L’ansia gioca brutti scherzi e lo dimostra il fatto che abbiamo optato per un problema che sembrava facile da risolvere ma che in realtà non lo era. Ogni volta che pensavamo di aver trovato la soluzione io correvo a portarlo alla giuria e poi, quando tornavo a posto, guardavamo tutti il tabellone con i punteggi, anche se io suggerivo di non farlo perché queste cose fanno crescere l’ansia. Ogni volta che sbagliavamo, dal “nostro” pubblico si alzava un coro di “NOOOO…!!” ma poi uno di noi diceva: Fa lo stesso, recupereremo dopo!
I primi problemi erano abbastanza facili e li risolvevamo in coppia, altri invece erano proprio difficilissimi e spesso mancava la concentrazione perché c’era molto rumore. Ricordo i cori del tifo di genitori e amici, per non parlare di un ragazzo tra la platea che urlava continuamente Forza Barabino! e la cui voce non era odiosa: di più!
C’era un problema molto difficile, l’ultimo, intitolato “il problema dei problemi”! Già il nome fa capire che è uno di quei problemi dove devi scrivere tutto il protocollo di calcoli per arrivare alla soluzione, che probabilmente sarà sbagliata. Sapete quando passate delle ore a risolvere un’espressione esponenziale che mai vi verrà corretta? Ecco, la sensazione che ho provato è stata questa.
Alla fine siamo riusciti comunque a salire con i punti, perché l’unione fa la forza e la differenza. Sempre!
E così noi di seconda siamo arrivati tredicesimi su 20 squadre ed è stato un ottimo risultato. La squadra di terza si è classificata terza.
Ha vinto la “Barabino” quindi credo che il tifoso urlante sia stato fiero di aver disturbato tutti.
In conclusione, rimarrà per me un’esperienza bellissima, che spero di ripetere il prossimo anno mantenendo tutte le risate, le grida, l’agitazione e i momenti fantastici che abbiamo vissuto insieme.
Marta M., classe 2C, Scuola Secondaria C. Durazzo
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Melanie Desbois
Posted at 08:40h, 12 Novembrebravi ragazzi, fa piacere vedere i vostri sorrisi per un compiti…di matematica!