13 Gen Giochiamo al primo soccorso
Venerdì 21 ottobre 2016 a scuola è venuto un medico, papà di un nostro compagno, con un suo collega, per spiegarci cosa fare se una persona sta male.
Subito ci hanno fatto vedere sulla LIM le regole per chiamare il 118 in caso di emergenza, cioè se qualcuno è ferito, ha avuto un incidente stradale e soprattutto se ha dolore al petto o è incosciente.
Ecco cosa dobbiamo fare:
1. Telefonare al 118 (da gennaio ci sarà un numero unico, il 112, per tutte le emergenze: pronto soccorso sanitario, vigili del fuoco, polizia e carabinieri)
2. L’operatore che risponde vi farà delle domande e bisogna cercare di rispondere con calma e precisione (chi sta male, dove si trova, come sta la vittima). Mentre noi parliamo con l’operatore contemporaneamente parte un’auto medica o un’ambulanza che si prepara ad intervenire. Più informazioni precise abbiamo dato, prima arriveranno i soccorsi e sapranno già cosa fare.
Dopo ci hanno fatto sentire la registrazione di un ragazzino di 14 anni, Andrea, che ha chiamato il 118 mentre suo papà stava male. Si capiva dalla voce che era molto agitato. Ma è stato molto bravo perché ha seguito tutti i consigli degli operatori e così ha salvato la vita a suo papà che aveva avuto un arresto cardiaco.
Per rilassarci abbiamo visto un video di Mister Bean che tentava di salvare un uomo, ma combinava un sacco di guai. Ci siamo divertiti.
Infine Walter e Marco, i nostri “maestri” di pronto soccorso, hanno aperto due grosse valige e hanno tirato fuori due manichini.
A coppie abbiamo provato tutti a fare la manovra “GAS” che significa:
G uarda
A scolta
S enti
• Dobbiamo guardare se la zona intorno alla persona che sta male è sicura per noi.
• Se lo è ci possiamo avvicinare e le chiediamo come si chiama, come sta o cosa le è successo. Se non risponde subito la scrolliamo un po’ per le spalle.
• Se continua a non rispondere le mettiamo il palmo della mano sulla fronte e con due dita dell’altra le solleviamo il mento.
• Poi ci chiniamo con l’orecchio davanti alla bocca del malato e sentiamo se respira e con la mano, dopo aver sbottonato la camicia, sentiamo se il petto si muove.
• Se non respira gli dobbiamo fare il massaggio cardiaco: ci inginocchiamo, appoggiamo il calcagno della mano in mezzo allo sterno, tra i due capezzoli, e schiacciamo per 100 volte, mettendo una mano sopra l’altra, senza piegare le braccia; l’unica cosa che possiamo muovere è il bacino.
Questa esperienza è stata molto utile, abbiamo imparato cosa dobbiamo fare in caso di emergenza e ci siamo divertiti.
Niccolò, Matteo e Matilde, classe 4, Scuola Primaria Da Verrazzano
Alice
Posted at 12:33h, 21 Gennaioè stato bellissimo e anche molto utile
Davide
Posted at 13:22h, 22 GennaioÉ stato molto utile e mi sono divertito tanto e se dovessi dare un voto a Walter o a Marco gli darei 10e lode
Serain Federico
Posted at 20:44h, 01 MarzoE’ stato molto divertente e interessante, ho imparato molte cose