12 Apr Un nonno di scorta
Entra in classe un ospite speciale: nonno Claudio, dell’ Associazione “A Compagna”. Intrattiene i bambini parlando loro di dialetto genovese e dei tempi passati.
Tutti i bambini adorano i nonni per moltissimi motivi: danno gioia, aiutano, giocano, proteggono, difendono, coccolano.
Noi, in seconda A, siamo molto fortunati poiché abbiamo un nonno che ci viene a trovare in classe. Lui si chiama Claudio, ci insegna un po’ di dialetto genovese, ci racconta belle storie e ci parla dei tempi passati. Lui ci permette di considerarlo “un nonno di scorta” e noi ne siamo molto fieri!
Venerdì scorso lo abbiamo intervistato; gli abbiamo fatto le stesse domande che avevamo posto ai nostri nonni e alle nostre nonne su come giocavano e con cosa giocavano da piccoli. Abbiamo notato alcune differenze fra i bambini di una volta e noi: loro giocavano spesso per strada, noi ai giardini, al parco o a casa. Loro possedevano pochi giocattoli e qualche volta se li costruivano da soli, noi ne abbiamo tanti, anche videogiochi o giochi elettronici che ai loro tempi non esistevano. Loro non guardavano la televisione, molti non la possedevano e, come ci ha raccontato nonno Claudio, andavano al bar a vedere con i loro genitori un programma di quiz che a tutti piaceva moltissimo.
Ecco a cosa giocavano i nostri nonni e nonno Claudio:
GIOCHI ALL’APERTO: mosca cieca, nascondino, fazzoletto, guardie e ladri, pampano, calcio, giro d’Italia con i tappi o con le biglie, tirare con la fionda, gare con la “lippa” (un bastone da colpire con uno più piccolo), battaglie tra cowboy e indiani.
IN CASA: con le bambole, con i pentolini, con le macchinine, con i soldatini, con le carte da gioco, con le figurine dei calciatori o dei ciclisti, con gli album da colorare, leggere i giornalini.
Tutti i nonni ci hanno detto che si divertivano molto con questi giochi e che non si annoiavano.
Evviva i nonni, Evviva nonno Claudio!
Vale.pap
Posted at 19:43h, 12 AprileWow che bella cosa ho saputo che parla in genovese
Paolo Segalerba
Posted at 20:50h, 20 AprileBellissima iniziativa per scoprire e riscoprire le nostre radici attraverso il dialetto genovese così poco parlato ma ricco di storia! complimenti al nonno ed alle maestre
Paolo e Loretta Segalerba