20 Nov Per crescere, a volte, si ha bisogno di ritornare…
Un’alunna, ormai passata alle superiori, scrive alla sua ex insegnante di italiano. Nasce uno scambio epistolare via Whatsapp, molto delicato, carico di emozioni, che ci ha autorizzato a pubblicare qui.
Salve prof, come sta andando il suo anno scolastico?
Le volevo un po’ raccontare le mie emozioni, preoccupazioni, sentimenti…
Adesso in realtà starei studiando geostoria, gli Ebrei per la precisione… uno schema a pagina 103 del mio attuale libro… pensare che alla fine della quinta dovrò studiare nuovamente le Guerre Mondiali!
Non posso credere che, una volta terminato questo percorso porterò all’esame alcuni argomenti simili a quelli delle medie, sarà passato così tanto tempo!
Cosa posso dire… non saprei…
Mi sono fatta eleggere come rappresentante di classe e proprio ieri sono andata al consiglio. Devo ammettere che in quella posizione, con tutti i professori attorno sembrava di essere proprio interrogati.
Hanno parlato delle solite cose: compiti, note, registro elettronico, bla bla bla…
Diciamo che i miei professori sono molto severi. Molti, se non tutti, fanno caso alla forma dell’espressione, al lessico, ai vocaboli… perfino il mio professore di arte che si dilunga a parlare di geografia e storia, oppure ci insegna come mettere gli accenti sulle parole, ci insegna un po’ di parole greco! Per non parlare di quella di fisica che ti chiama alla lavagna a svolgere delle equazioni chiedendoti contemporaneamente la teoria e, forse giustamente, si aspetta che tu sappia tutto.
Devo ringraziarla però per tutte le ore spese a fare grammatica, come avrei fatto adesso?! La mia professoressa di Italiano non spiega quasi nulla delle funzioni grammaticali o logiche delle parole, menomale che ho tutti i suoi schemi ancora nei quaderni!
Diciamo che è tutto un mondo nuovo, in cui i professori danno per scontato che si studi, che si capisca la lezione se non sono state fatte delle domande in classe, ma è tutto così strano!
Si entra in classe, si ci alza quando arriva un professore, si assiste alla lezione, poi suona la campanella della prima ricreazione, si esce dall’aula, si trovano studenti di ogni tipo ed età, i professori parlano fra di loro vicino alle quinte oppure addirittura con i propri studenti e quando passi vicino a loro, la maggior parte delle volte non ti guardano oppure quando li saluti non si ricordano a quale, fra le innumerevoli loro classi, tu appartenga… suona la campanella e aspetti che arrivi la futura ricreazione dopo le successive due ore per poi, una volta terminata la mattinata, riuscire ad uscire sana e salva!
È tutto cosí strano.. .perché alle elementari e alle medie si é abituati ad un ambiente che si potrebbe definire come “casa”: i compagni diventano come una seconda famiglia e la scuola come una seconda dimora.
Dopodiché il luogo scompare, i compagni cambiano e tutti quindi può sembrare improvvisamente nuovo e sconosciuto…
Non so come saranno questi cinque anni ma spero che possa crescere, maturare, cambiare e costruire qualcosa di concreto.
Mi dispiace di non essere ancora venuta a salutarvi ma praticamente tutti i giorni esco alle due tranne il mercoledì, quindi spero di riuscire a liberarmi presto per venire da voi.
Un grande bacio,
M.
Buongiorno M!
È sempre un piacere leggere quello che scrivi. Quello che hai scritto mi ha fatto riflettere: è stato così anche per me? Si, le tue emozioni, le tue preoccupazioni e i tuoi sentimenti erano anche i miei alla tua età. È difficile ritrovarsi ad essere solo un alunno in nuova scuola, con nuovi professori e con nuovi compagni all’inizio… è un po’ come aver perso la propria identità e doversene ricostruire una nuova. È triste, come dici tu, essere solo un Cognome e non un volto, un sorriso, una “persona” in particolare, ma tutto passerà. Vedrai che, piano piano, i tuoi professori si rilasseranno e anche per alcuni di loro diventerai speciale… diventerai M, la meravigliosa alunna della… succederà e tu crescerai, amerai i tuoi nuovi compagni, instaurerai con alcuni di loro un rapporto speciale che ricorderai tutta la vita. Succederà, ne sono certa perché sei una ragazza intelligente e forte.
Essere forte significa sempre perseguire i nostri obiettivi per arrivare a cosa vogliamo e tu riuscirai ad essere unica anche al liceo… e questi anni voleranno e ti troverài a ristudiare La Seconda Guerra Mondiale e sarai felice di farlo! Goditi questo momento della tua vita sia nella gioia che nelle tue incertezze, è il più bello: tieni sempre presente questo.
un grande bacio!!!
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