Una storia significativa

Una storia significativa

«Il viaggio di Fanny» è un film francese del 2016 che ha incantato e fatto riflettere molti bambini delle nostre scuole. Qui di seguito i pensieri della classe 4A della Scuola Primaria Giovanni da Verrazzano.

Mercoledì 7 febbraio ci siamo recati, insieme alla classe quinta della nostra scuola, al cinema Odeon per vedere Il viaggio di Fanny.
Guardando questo “magico” film abbiamo vissuto tante emozioni, ma ognuno di noi ha scelto un episodio che lo ha commosso più di tutti.
Ecco alcune nostre considerazioni.

“La scena del film che più mi ha colpito è il finale: triste e commovente. Sto parlando del momento in cui la piccola Rachel, rimasta indietro durante la corsa, viene scoperta dai nazisti o “crucchi”, che, allertati dalle voci dei bambini, iniziano a sparare. Fanny vince la sua paura, corre verso la bambina, la prende sulle spalle e con lei arriva in salvo al confine”.

Altri hanno invece narrato il momento in cui “il piccolo Maurice si è puntato la pistola alla testa e ha fatto capire ai due tedeschi che stavano minacciando dei bambini indifesi. Con quel gesto lui ha fatto vergognare i due soldati”.

Un altro momento del film che ci ha fatto capire l’importanza del gioco per noi bambini è stato…
“Quando i bambini, attraversando un prato, iniziano a lamentarsi per la stanchezza; allora il ragazzo che li accompagna lancia loro un pallone e i bambini giocando dimenticano quella difficile situazione”.

Talvolta ci siamo spaventati. “I bambini salgono su un albero per nascondersi dai nazisti ma ad uno di loro, Victor, cade una banconota a pochi passi dai soldati! Per fortuna non si accorgono dei bambini che li stavano osservando. Io avevo paura che li scoprissero!”.

Altre volte abbiamo capito l’importanza della solidarietà. “Un poliziotto ha visto i bambini nascosti dentro un vagone di un treno e li ha aiutati non segnalando la loro presenza e ha augurato loro buona fortuna”.

Solo alla fine siamo tornati “sereni” perchè “dopo tanti pericoli, ma anche momenti di gioco, i bambini hanno avuto finalmente la gioia di arrivare in un paese sicuro, senza la paura della guerra!”.

Classe 4A, Scuola Primaria G. Da Verrazzano

redazioneminiscoop
redazioneminiscoop@gmail.com
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.