27 Apr Nelleche e Luce, le signore dei cieli – Parte III
La classe 3A della Da Verrazzano conclude la terza storia del progetto “mitica staffetta“, raccontandoci il destino di Luce e Nelleche, eroine ricche di virtù.
Negli abissi del mare Vulcano era infuriato per la fuga di Luce e minacciava di esplodere provocando la distruzione della Terra.
Era rimasto solo con Nelleche, la quale non cantava più, e piangeva versando lacrime e lacrime di nostalgia per gli uccelli e per il meraviglioso creato ormai lontano. Finché un bel giorno, dai suoi occhi scuri come le rocce del vulcano, cominciarono a non uscire più lacrime ma meravigliose perle luminose e leggere che presero a fluttuare e poi ad unirsi per formare una lunga scala verso la luce e la libertà.
La ragazza salutò la sua conchiglia e il dio Vulcano, il quale la implorò di non lasciarlo per sempre da solo nel suo palazzo silenzioso.
Nelleche gli promise che, se lui se ne stava tranquillo, sarebbe tornata ogni tanto a trovarlo e a cantare per lui e, senza più voltarsi indietro, salì la scala verso la libertà e verso Luce.
Luce, che non aveva dimenticato Nelleche, mandò gli uccelli ad accoglierla e a guidarla verso di lei e così, salito l’ultimo gradino, la scala si disfece e tutte le perle volarono in cielo e formarono le stelle e la luna.
Nelleche e Luce divennero le due signore dei cieli. E ancora oggi, quando Luce diffonde il suo splendore, Nelleche torna nelle profondità marine, nella sua conchiglia, ad allietare Vulcano con le sue melodie e a tenerlo tranquillo.
Poi, quando gli uccelli cominciano ad essere stanchi di cantare, lei torna nei cieli e diffonde l’oscurità e dona il riposo alla Terra e a tutte le creature.
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