15 Mag La biblioteca creativa. Ovvero la magia dell’alternativa
Il gruppo di attività alternativa della 5B Fermi si presenta e dice di sé davvero molto, lasciandosi ispirare dalla lettura di un libro fantastico: «Le avventure di Jacques Papier. Storia vera di un amico immaginario» (Michelle Cuevas, De Agostini 2016).
Prima di tutto ci presentiamo:
io sono Martina, la regina del sonno
io sono Carolina, la contessa rompitutto
io sono Matteo, il genio un po’ babbeo
io sono Jacopo, il tamarro dal cuore d’oro
io sono Luca, il paninaro malefico
Quest’anno ad Attività Alternativa, durante il primo quadrimestre, abbiamo lavorato su di un libro molto bello: «Le avventure di Jacques Papier». In ogni lezione, dopo la lettura condivisa, lavoravamo su un tema che ci suggeriva quello che avevamo letto, raccontando di noi, scrivendo e disegnando personaggi
immaginari o situazioni reali che avevamo vissuto.
La prima cosa che la maestra ci ha fatto fare, dopo la lettura del primo capitolo, è stata quella di farci scrivere le nostre prime impressioni.
Il libro è piaciuto subito a tutti.
Per Luca era un testo facile (smentito più avanti da considerazioni toste e complicatissime). Luca ha apprezzato la fantasia dell’autrice e quelle super sensibili di Martina e Carolina avevano già capito che il libro sarebbe stato anche un po’ triste perchè il protagonista pensa di essere reale e invece non esiste… è insomma il classico amico immaginario, quello che ci inventiamo noi bambini quando le cose non vanno molto bene.
Ovviamente alcuni si sono sbizzarriti a inventare il proprio amico immaginario, altri invece hanno raccontato gli amici immaginari di quando erano più piccoli.
Eccoli.
Ciccio Bombo Cannoniere (ispiratrice la maestra Marina), molto ciccione, con l’ombelico profondo dove mettere la pasta e fagioli. Il disegno è di Luca.
Bongo: con la coda e il muso da delfino di colore verde blu. Disegno di Jacopo.
Percioppo: tutto rosa e morbidoso, con le ali da angelo.
Panciotta: una rana con sei occhi e le ali colorate.
Maialonzo: un maialino muscoloso che mangia croccantini per cani. Il disegno è di Matteo.
Ah!- sospirò la Cowgirl. Problemi immaginari. Sono i peggiori [cfr. M. Cuevas, «Le avventure di Jacques Papier. Storia vera di un amico immaginario», ed. De Agostini 2016, pag. 42].
Martina ci racconta di quando aveva pensato che le sue compagne scappassero da lei, che non la volessero più e invece era solo un gioco tipo “ce l’hai!”. Era rimasta a lungo da una parte piena di pensieri tristi.
Una volta, invece, dopo la lettura del capitolo in cui si parlava di Spauracchio, personaggio immaginato da un altro bambino nel libro, la maestra ci ha chiesto di raccontare quali sono i nostri spauracchi.
Per Matteo sono i tafani, i ragni, le api, insomma tutto quello che vola.
Per Jacopo sono i serpenti, in particolare l’anaconda che stritola; per Martina invece è… andare dal parrucchiere!
Anche noi, come Jacques Papier, abbiamo fatto la lista delle cose che ci piace fare. Ecco una sintesi:
Mi piace ridere
mi piace andare a scuola
mi piace dormire
mi piace grattarmi la schiena con la penna
mi piace bagnarmi i piedi
mi piace fare la lotta con Fabio come facevano le donne spartane
mi piace guardare i film
mi piace guardare gli animali
mi piace buttarmi sull’erba
mi piace andare al mare
mi piace leggere i libri sui lupi
mi piace andare in aereo
mi piace guardare le stelle
mi piace correre
mi piace il Natale
mi piace il tè
mi piace immaginare me stessa da grande.
Non poteva mancare la lista delle cose che odiamo:
odio i pidocchi
i film assassini
le catene su Whats App
le spine dei carciofi
i gatti senza pelo
odio le salsicce perchè mi ricordano Luna che piange
odio le mani bagnate che diventano rugose
odio mio fratello quando accende la luce mentre dormo
odio quando qualcuno mi dà la pizza sbagliata
odio il cambio dell’ora quando viene l’inverno
odio le mosche e le zanzare perchè non ci puoi fare niente
odio le bambine che si sentono belle
odio i filamenti dell’arancia che si infilano nei denti.
Raffaella Crovetto
Posted at 15:11h, 15 MaggioArticolo “stiloso”, accattivante, ma soprattutto coinvolgente. Leggerò sicuramente “Le avventure di Papier”.
Bravi ragazzi e brave maestre!